martedì 18 marzo 2014

Contratto di formazione:lavoro e formazione Professionale

Le assunzioni tramite il contratto di formazione lavoro formazione professionale, di seguito abbreviato con la sigla CFL, in base all’ultima modifica N° 451 del 1994, favoriscono il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro, quindi dalle nozioni teoriche apprese alla gestione pratica nell’ambito di un’azienda o comunque di un contesto lavorativo.
Questo tipo di contratto è stato introdotto in Italia nel 1984 e grazie ad esso è stato possibile anche limitare fortemente il fenomeno del “lavoro nero”, perché risulta essere assai conveniente per i datori di lavoro.
 

Questi beneficiano di un trattamento fiscale agevolato da forti sgravi contributivi.


I requisiti per essere assunti con un CFL sono i seguenti:

Avere un età minima di 16 anni e massima di 32 anni.
 
L’età massima è innalzabile secondo le disposizioni delle Commissioni Regionali per l’ impiego nel Sud Italia.
 
Nel Lazio, esclusa la città di Roma, per esempio è stata innalzata fino a 35 anni in via sperimentale.
 
Il contratto deve essere in forma scritta e il datore di lavoro deve aver trasformato almeno il 60% dei CFL andati in scadenza negli ultimi 24 mesi in contratti a tempo indeterminato.
Lo stesso datore di lavoro non deve aver fatto licenziamenti o sospensioni dall’attività lavorativa negli ultimi 12 mesi (ad eccezione di delle professionalità diversificate).
Il CFL può essere redatto secondo 2 modalità:
 
  • Il contratto può durare al massimo 18 mesi e il datore di lavoro è obbligato a fare 80 ore di formazione di teoria e non di affiancamento, oppure può durare al massimo 24 mesi ed avere 130 ore di formazione.
  • Il primo mira a una preparazione con professionalità intermedie, il secondo a una preparazione di più alto grado professionale.
Questo contratto, che può durare al massimo 12 mesi e prevede 20 ore di formazione in aula, è indirizzato ai disoccupati che entrano in una nuova azienda e dovranno seguire un adeguamento professionale e ai giovani in cerca di un’ occupazione che necessitano di essere inseriti.

Questo contratto mira a preparare il lavoratore sulle norme per la sicurezza sul lavoro (antinfortunistica e prevenzione ambientale) nonché sull’organizzazione dell’azienda e le leggi che disciplinano il rapporto di lavoro.
 
Anche le ore trascorse in aula per la formazione lavoro teorica vengono regolarmente retribuite e il datore di lavoro che si sottrae e quest’obbligo deve trasformare obbligatoriamente il CFL in contratto a tempo indeterminato.
 
Tale contratto prevede che lo stipendio che il lavoratore percepirà venga adeguato progressivamente a quello del contratto collettivo nazionale di lavoro anche nell’ambito per esempio della ristorazione.
La normativa invece che regola il CFL fa riferimento ai contratti a tempo indeterminato.
  •  Il contratto può durare al massimo 18 mesi e il datore di lavoro è obbligato a fare 80 ore di formazione di teoria e non di affiancamento, oppure può durare al massimo 24 mesi ed avere 130 ore di formazione.
  • Il primo mira a una preparazione con professionalità intermedie, il secondo a una preparazione di più alto grado professionale.
  •  Questo contratto, che può durare al massimo 12 mesi e prevede 20 ore di formazione in aula, è indirizzato ai disoccupati che entrano in una nuova azienda e dovranno seguire un adeguamento professionale e ai giovani in cerca di un’ occupazione che necessitano di essere inseriti.
 
Se il datore di lavoro decide di trasformare il CFL in contratto a tempo indeterminato, questo avrà comunque gli sgravi contributivi che copriranno l’ iniziale durata.
 
Per quanto riguarda la seconda modalità di CFL gli sgravi contributivi continuano ad essere applicati anche dopo la trasformazione in contratto a tempo indeterminato e coprono quella parte di CFL che è stato appunto trasformato.
 
Se il lavoratore venisse licenziato in questo periodo il datore di lavoro e' obbligato a restituire l'importo pari agli sgravi fiscali di cui ha goduto.
 
Il CFL prevede sia gli scatti di anzianità che il trattamento previdenziale mentre la tassazione che deve sostenere l’ impresa cambia rispetto al settore lavorativo che può essere commerciale, artigiano o industriale e rispetto alla collocazione geografica.(Nord, Centro,Sud).
 
Per esempio prendiamo il campo della ristorazione: la tassazione applicata cambia a seconda che il lavoro si trovi a Milano o a Catania.
I contributi che invece deve versare il lavoratore sono come quelli degli altri dipendenti.
 
Il lavoratore che un CFL deve ricevere una copia scritta dal datore di lavoro e la lettera di assunzione che deve avere le seguenti informazioni obbligatorie:
1. la qualifica che il datore ha quando inizia il lavoro e quella che acquisirà a contratto finito;
2. la paga al lordo delle trattenute
3. la durata del periodo di prova
4. il contratto nazione del lavoro (CCNL) al quale fa riferimento il CFL.
 
Ovviamente nel contratto devono essere riportate tutte le informazioni utili ad inquadrare la condizione stessa del lavoratore. Per un lavoratore ad esempio nel campo della ristorazione può essere previsto anche vitto e alloggio o periodi di lavoro nella ristorazione all’estero.
 
Quando il contratto sarà terminato il datore di lavoro è tenuto a consegnare un attestato che riporti la qualifica raggiunta dal lavoratore.
 
Anche se il lavoratore firma un CFL mentre sta svolgendo il servizio militare o il servizio civile, quando questo sarà terminato ha diritto a completare il periodo di prova.
 
Secondo il CFL il lavoratore è obbligato a svolgere ore di straordinario. Tutto questo è utile affinché il lavoratore sia consapevole delle norme e dei compiti che regolano il rapporto di lavoro.
 
Per avere l'indennita' di maternita' non e' necessario alcun requisito minimo contributivo ed essa e' obbligatoria e facoltativa.
  
Se ci si assenta dal lavoro per maternità viene sospeso temporaneamente il contratto che riprende nel momento in cui la lavoratrice rientra sul posto di lavoro.
 
E’ prevista l’ indennità di Disoccupazione Ordinaria in base ai consueti requisiti ( aver lavorato nei 2 anni precedenti e avere maturato almeno un anno di anzianità contributiva), mentre è prevista quella a requisiti ridotti se non si ha almeno un anno di contribuzione, ma non meno di 78 giornate lavorative.
 
Nei periodi lavorativi, sempre prendendo ad esempio il campo della ristorazione, possono essere conteggiati anche il lavoro stagionale invernale o estivo.
 
I lavoratori che incorrono in infortuni o periodo di malattia sono tutelati dall'assicurazione prevista per legge
  
E’ prevista l’ indennità di Disoccupazione Ordinaria in base ai consueti requisiti ( aver lavorato nei 2 anni precedenti e avere almeno un anno di anzianità contributiva) mentre è prevista quella a requisiti ridotti se non si ha almeno un anno di contribuzione, ma non meno di 78 giornate lavorative.
 
Non è prevista l’indennità di Mobilità in quanto il CFL è paragonabile a un contratto a tempo determinato.
 
Se il lavoratore ha un incidente sul lavoro gli verrà corrisposta un’indennità dietro tempestiva richiesta all’Inail :per esempio un lavoratore nella ristorazione che ricada nella zona di Milano e provincia si rivolgerà all’ufficio Inail di competenza territoriale.
 
L’ indennità lavorativa non può superare i 180 giorni di malattia, e siccome il CFL è assimilabile ad un contratto a tempo determinato, e nel caso il lavoratore non abbia superato i 30 giorni lavorativi nei 12 mesi precedenti, l’ indennità non potrà superare tale periodo.
 
Il datore di lavoro dovrà corrispondere un’indennità pari ai giorni in cui il lavoratore è stato suo diretto dipendente.I giorni rimanenti maturati in altri rapporti di lavoro saranno indennizzati direttamente dall’Inps, previo domanda allo stesso ente previdenziale

Lavoro Interinale:Trova lavoro per gli over 40/50

In in questo momento di crisi, parlare di trovare lavoro interinale per gli over 50 sembra quasi un miraggio,il lavoro per loro e’ un utopia,e’ molto difficile ma non impossibile.
Sappiamo che e’ più facile per  i giovani dai 18 anni ai 30, trovare una collocazione lavorativa, avendo una minima esperienza, e la conoscenza  di un lingua straniera,ed essere in possesso almeno di un diploma e soprattutto di una specializzazione.
Gli incentivi governativi indirizzati ai ragazzi tra i 18 e i 30 a parere mio dovrebbero raddoppiare per favorire l’assunzione di un over 40 50,e lavorare dopo i 50 anni,non parliamo poi dell’ abbassamento del 50% del costo del lavoro,favorendo cosi’anche le piccole,e medio imprese.

I consigli che possiamo dare oltre a monitorare sempre i siti quelli on line, per Regione e per Provincia,  specializzati nella Ricerca del lavoro,e di rivolgersi magari anche ai sindacati quelli piu’ attivi sul proprio territorio, fare attenzione che ci siano bandi  per la collocazione di personale over,anche li, potrebbero essere incentivi governativi,per lavorare anche dopo i 50 anni.

Uno sguardo andrebbe anche sul sito web quello del ministero del lavoro,e..cosi' via
Inoltre  si possono trovare  appositi bandi dedicati al personale da ricollocare e lavorare dopo i 50 anni, non rado infatti ci sono apposite selezioni agevolate ,da incentivi governativi.Come gia’ detto osservare sempre con una certa attenzione, i siti monitorati a dal Manageritalia Cliccalavoro.e Manageritalia Cliccalavoro.

Inserire il proprio curriculum in portali specializzati come: head huntering, in social network dedicati al mondo del lavoro, proporsi online attraverso un proprio Blog Da non sottovalutare il lavoro stagionale o lavoro temporaneo.

Perché diciamolo,la verita’gli over 40-50, sono altamente specializzati,e possono essere utili mettendo a disposizione la propria opera,ed esperienza.Altra indicazioni le associazione che operano in tal senso.

http://lavoriristorazione.it/2014/02/07/la-formazione-continua-e-importante-anche-nel-lavoro-stagionale-per-completare-la-preparazione-ed-essere-sempre-aggiornati/

Un ultimissima e’ quella di crearsi se si puo,’ una propria soluzione,nel caso in cui,la ricerca diventasse davvero poco produttiva,e cosi’ da essere imprenditori di se stessi e lavorare dopo i 50 anni.

Consultate is eguenti link dove e’ possibile visionare alcune informazioni e annunci dedicati agli over 40/50

www.exec-appointments.com/?gclid=CJfagsyd2LACFQpd3wodTk7W2w:
www.multilingualvacancies.com:
http://overfiftiesfriends.co.uk/discussions.php:
www.lavoro-over40.it/:

Cliclavoro
Unimpiego
Eures
Talentfinder,
Selework
LinkedIn

Articoli utili
http://lavoriristorazione.it/2014/02/17/cosa-fare-se-un-azienda-offre-lavoro/
http://lavoriristorazione.it/2014/02/07/lavoro-stagionale-anche-con-linkedin-si-puo-trovare-lavoro/

Lavoro nell' Agricoltura:Come avviare un Azienda Agricola?

Lavoro nell'Agricoltura.

Dalle ultime dalla Coldiretti sembra che negli ultimi 3 anni le Aziende agricole abbiano avuto un notevole exsploit,quasi 28 mila imprese nate.
Silvicoltura,apicoltura,agricoltura.
Duemila giovani imprenditori intorno ai trent’anni si sono dati all’agricoltura.
Ma come fare per avviare una simile attivita’.Semplice,burocrazia permettendo, come tutte le attivita’  commerciali o imprenditoriali.


Trovare il casale il posto adatto.


Capire quale tipo di attivita’ vorremmo svolgere,se,coltivare la terra,o allevare bestiame.
Ci sono inoltre notevoli e rinomati Istituti Professionali per iniziare ad acquisire le prime nozioni in modo da aumentare la propria conoscenza  in merito alla competenze in mteria agricola.
Preparare con l’aiuto di un bravo commercialista..fidato.un progetto,e per non dare fondo ai beni di papa’ chiedere un aiutino alle banche mediante un finanziamento,ci sono alcune banche che mediante accordo con Creditagri Italia offrono condizioni davvero vantaggiose.
Infine apertura della partita iva,e iscrizione alla camera del commercio,ufficio impresa,e se i nostri introiti superano i 7000 euro l’anno..Bene..allora iscrizione e dichiarazione presso gli uffici Imps.
Tutto chiaro?
Bene!
Allora siamo pronti per iniziare.